Ebbene sì, la villa con piscina è uno dei sogni immobiliari più gettonati ma, troppo spesso, per realizzare questo desiderio viene infranta la legge.
Per avere una piscina interrata bisogna avere un giardino medio-grande dove sia possibile effettuare scavi e opere edili avendo i relativi permessi edilizi. È d’obbligo seguire un iter di permesso a costruire in relazione al Comune in cui si è ubicati e bisogna rivolgersi a un tecnico abilitato.
Le piscine fuoriterra, invece, sono la soluzione ideale per chi sa che non potrà ottenere le autorizzazioni comunali per quella interrata.
Forse, non tutti sanno che in Italia non è presente un regolamento uguale per tutte le Regioni: le norme, i contenuti dell’iter autorizzativo e le tempistiche non sono uniche per tutti.
Ci sono comunque molte persone che decidono di rischiare realizzando una piscina abusiva.
Cosa rischiano?
Sanzioni molto salate, essere perseguibili penalmente e il pagamento delle spese per ripristinare il terreno com’era prima della fabbricazione.
Un nostro cliente per vendere la sua villa è stato costretto ad interrare la piscina che aveva realizzato, sostenendo costi piuttosto elevati e diminuendo il valore della sua proprietà.
Molti sono i casi di cronaca relativi a situazioni simili, ma eclatante fu quello avvenuto nel comune di Caldiero, dove la Guardia di Finanza sequestrò un immobile di 110 mq con annessa piscina a uso privato poiché realizzati senza alcuna autorizzazione preventiva, denunciando conseguentemente il proprietario all’Autorità Giudiziaria per i reati di abusivismo edilizio, falso ideologico e truffa aggravata.
In questo caso, il Comune avviò un procedimento amministrativo, finalizzato al ripristino del corretto assetto del territorio, nei confronti del responsabile dell’abuso edilizio. Il titolare dell’immobile confermò al Comune di aver ripristinato il corretto assetto del territorio eliminando il manufatto abusivo e allegò alla propria autocertificazione delle foto dalle quali era possibile evincere l’inesistenza della piscina. Le successive attività investigative svolte dai Finanzieri hanno smascherato il “trucco”: infatti, la piscina era ancora intatta e abilmente ricoperta da assi in legno di colore verde per nasconderla ad eventuali successivi rilevamenti aerei mentre le foto erano state ritoccate con Photoshop!
Sia che vendiate, sia che acquistiate un immobile con piscina, fate attenzione che tutto sia in regola.